Aprendo la prima scatola di cose dopo una esasperante ristrutturazione durata 8 (otto!) mesi, trovo e comincio a leggere un libricino dal titolo “Libretto della vita perfetta” e vengo a sapere che è un libro di spiritualità tedesco scritto da un anonimo di Francoforte nel XIII, ripreso e pubblicato da Lutero nel 1518. Mi affascina subito fin da principio e il suo incipit mi ricorda immediatamente la dottrina buddhista del Vuoto e il Nulla del Tao:
“San Paolo dice: ‘Quando giunge il perfetto, si getta via l’imperfetto e il frammentario’ (1 Cor 13,10). Fai attenzione: cosa è il perfetto e il frammentario? Il perfetto è un essenza che tutto comprende e racchiude in sè e nel suo essere, e senza la quale o al di fuori della quale non v’è alcun vero essere, e nella quale tutte le cose hanno il loro essere, giacchè essa è l’essenza di tutte le cose, che, immutabile e immobile in sè, tutte le muta e muove.
Invece il frammentario o l’imperfetto è ciò che ha avuto, o ha, la sua origine da questo perfetto, ed appare come un qualcosa, il questo o il quello, e si chiama creatura. E di tutti questi particolari nessuno è il perfetto. neppure il perfetto è nessuno di questi particolari. I particolari sono afferrabili, conoscibili ed esprimibili. Il perfetto è inconoscibile, inconcepibile e inesprimibile per tutte le creature, in quanto creature. Perciò il perfetto è detto “nulla”, giacchè non è nessuna di esse.”
Ed ecco l’inizio del Tao Te Ching:
“Il Tao che si può nominare
Non è il Tao eterno.
L’essere che può venire nominato
Non è quello eterno.
Come non nominabile
esso è il principio del cielo e della terra.
Divenuto con ciò determinato
Divenne l’origine degli esseri particolari.
Una l’essenza,
diversa solo la denominazione.
Mistero è la loro identità,
arcano degli arcani.
Porta attraverso la quale sono emerse,
nell’universo manifesto,
tutte le meraviglie che lo popolano.
Così lo spirito libero dalle passioni
percepisce l’essenza misteriosa,
lo spirito preda delle passioni
non conoscerà se non i suoi effetti.”
Ciò che più mi affascina è vedere come diverse vie spirituali, in diverse epoche e parti del mondo, siano così simili..
“Tutte le religioni sono delle dita che indicano la luna. L’importante è non fermarsi a guardare il dito.”